Ortona dei Marsi

Lungo lo stradone che da Pescina risale nella direzione del Giovenco, la strada si incunea in una gola stretta dominata da uno sperone di roccia oltre il quale si apre, via via tra curve più larghe, la valle del Giovenco.
Ingresso principale nella zona nord del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise la vallata conta diversi borghi protetti tra il monte Faito (1455 m) e il Civitella(1310 m) a ovest, ad est dal Monte Mezzana (1791 m) e dal Miglio (1711 m), e più a sud, verso il territorio di San Sebastiano e Bisegna, dai Monti Argatone (2149 m) e Terratta (2208 m), questi ultimi noti nell'insieme e ai più come "Montagna Grande", la grande montagna ricordata dai più vecchi per i pascoli ed il legname.
Sono piccoli e piccolissimi paesi come Rivoli, Cesoli, Carrito, Aschi, Santa Maria, Sulla Villa, alcuni dei quali, ormai, pressoché disabitati come Fonte Giusta e Colle Cavallo, che dal visitatore si lasciano piacevolmente scoprire: Si tratti di passeggiare nel silenzio di una piazzetta rotto solo dal rumore di una fontana o nel tumulto degli spari durante le processioni che accompagnano le feste dei Santi Patroni. Si resti a guardare la valle nei pressi di vecchie mura diroccate, o all'ombra di un mandorlo che cresce nella quiete, tra le case inondate di sole fino al tramonto, in ogni stagione la bellezza naturale del paesaggio ti sorprende.
L'origine di questi borghi, oggi riuniti nel comune di Ortona dei Marsi, si perde nella notte dei tempi allorquando i Marsi Anxantini ricostruirono le loro abitazioni in piccoli centri sparsi lungo la valle dopo che, nell'anno 459 di Roma (305 a. C.), il console Lucio-Postumio-Mugello distrusse la città di Milionia: l'antica fortezza militare di cui parla Tito Livio che, con 3,6 km di cinta muraria ancora ben visibile in alcuni punti, controllava l'intera vallata.
Sempre da queste zone provenivano le forze militari che, circa 100 anni prima di Cristo, si scontrarono con l'esercito romano durante le guerre italiche per l'acquisizione della cittadinanza romana; a tal proposito si può fare riferimento alla storia di Roma di Tito Livio che, negli epitomi, traccia le gesta di Quinto Poppedio Silone, duce dei Marsi, la cui tomba di famiglia fu rinvenuta proprio ad Ortona in contrada "le Rosce".
Ancora più antica l'origine delle popolazioni che, come testimoniano i ritrovamenti di tombe e di oggetti per la caccia e l'agricoltura, devono aver abitato fin dalla preistoria la valle, complice la sua ricchezza d'acqua: l'attuale fiume Giovenco allora identificato come Pitonio, divinità temuta e amata.
Notizie storiche sulla zona si ritrovano intorno all'anno mille, periodo in cui si comincia ad avere traccia degli insediamenti urbani attraverso i registri del vescovato di Marsia: numerose chiese, e relativi benefici, segnano lo sviluppo religioso ed economico degli agglomerati urbani della zona, alcuni ancora riconoscibili, altri di cui rimane ormai solo la denominazione: Fondo Grande (l'area in Ortona compresa pressappoco tra l'attuale via Roma, via Aia, la Pincera, Prato Barone), Carreto (Carrito), Vado Albone (che si ipotizza essere tra la località di San Felice e Santa Maria), Fumegna (l'attuale Sulla Villa); Melonia (nell'area tra Cesoli e Rivoli).
Guerre, pestilenze e briganti segnano la valle nel periodo tra il cinquecento e il seicento. Le continue guerre, tra Spagnoli e Francesi, per il dominio nell'area meridionale, che si conclusero con il consolidamento della monarchia spagnola, provocarono profondi mutamenti anche in questa vallata. Le tasse imposte dai piccoli feudatari mandati dal regno; le continue scorribande dei soldati di ventura assoldati, ora dall'una ora dall'altra parte; le frequenti epidemie di peste (specialmente nel diciassettesimo secolo) impoverivano sempre di più il territorio e la gente spesso ricorreva al "Brigantaggio" per vivere. Questi secoli sono anche gli anni in cui cresce l'importanza di Ortona dei Marsi come centro intorno al Fucino: lo testimonia l'attribuzione del titolo di colleggiata alla chiesa di San Giovanni Battista.
L'ottocento è il secolo che segna l'inizio della grande emigrazione. La radicale trasformazione dell'economia dell'altopiano delle Murgie, lascia i suoi segni anche i Abruzzo, dove l'abbandono della transumanza obbliga ad una riscoperta di attività agricole non proprio proficue nella Valle del Giovenco. Si legge in un manoscritto del Buccella (riedito da G. Buccella nel 1970): "Il territorio di Ortona produce la maggior parte dei cereali; le vigne, specialmente quelle che si accostano verso Pescina (ndt: località le Collecchie), danno vino e frutta, ma non sufficienti. E il clima è assai rigido, in maniera che la maggior parte degli uomini, non potendo nell'inverno lavorare nel proprio territorio, emigra nelle campagne romane". Il fenomeno dell'emigrazione diventa ancora più gravoso con il ventesimo secolo. Tuttavia sono questi gli anni in cui si assiste anche ad uno sviluppo tecnologico: la centrale idroelettrica (del 1908), e nei collegamenti: la ferrovia (inaugurata nel 1888) che porta la valle ad uscire da quel secolare isolamento che l'aveva contraddistinta.
Angela Maggi
Note bibliografiche:
AMENDOLA V. 1990. Ortona dei Marsi: 2300 anni di storia. Edizioni dell'Urbe. Parrocchia San Giovanni Battista.
BUCCELLA G. 1970 Ortona dei Marsi in una cronaca inedita del XVIII sec. Fratelli Palombi Editori, Roma.
Dati del comune di Ortona dei Marsi
Popolazione: 803 (dati istat 2001)
CAP: 67050
Comune: Piazza marconi, 3
Telefono: 0863 87113
Fax: 0863 87134
Superficie: km 52,66
Altezza s.l.m.: 1050
Sito internet: http://www.comune.ortona.aq.it/
E-mail: info@comune.ortona.aq.it
Calendario delle manifestazioni
Gennaio di ogni anno
Festa in onore di S. Antonio Abate.
Maggio di ogni anno
S. Generoso: festa del Santo patrono
Luglio di ogni anno
Festa in onore di S. Antonio Abate ad Aschi alto
Luglio di ogni anno
Festa in onore della M. delle Grazie ad Aschi alto
Luglio di ogni anno
Festa di S. Onofrio ad Ortona quartiere S. Onofrio
Agosto di ogni anno
Festa S.S. Salvatore (s. patrono) ad Aschi alto
13 Agosto di ogni anno
Festa del sacro cuore ( S. patrono) a Cesoli
13 Agosto di ogni anno
Sagra delle pappardelle al sugo di cinghiale a Cesoli
14-15 agosto di ogni anno
Festa in onore della M. di Sulla villa a Sulla Villa - Ortona
Agosto di ogni anno
Festa in onore S. Nicola (s. patrono) a Carrito
05 Settembre di ogni anno
Mezza festa ad Ortona
06 Settembre di ogni anno
Festa di S. Antonio di Padova ad Ortona
07 Settembre di ogni anno
Festa di S. Rocco ad Ortona
08 Settembre di ogni anno
Festa della Madonna delle Grazie ad Ortona
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Comunità montana: 0863-841471-841281
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Alberghi, Bad & Breakfast, Bar e Ristoranti
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Bar Pub di Di Benedetto Marco Via Melonia, cell. +39.333.7149226